Vi segnaliamo un’altra iniziativa organizzata da un ex alunno:

Il primo corso di autodifesa mentale

La difesa personale è essenzialmente psicologica, la preparazione fisica è inefficace se non è supportata da una condizione mentale reattiva. La maggioranza delle aggressioni non è fisica, la risposta deve essere sullo stesso piano dell’aggressione. In famiglia, in ufficio, nella società in generale gli attacchi sono ben più sottili e crudeli.

L’organismo di una persona sottoposta a mobbing subisce alterazioni biochimiche, sofferenza psicologica che sfocia in una diminuzione del livello di autostima, un aumento dell’insicurezza, fino alla depressione.

Le conseguenze delle persecuzioni seriali o stalking, sono i pensieri ossessivi, comportamenti ossessivo compulsivi, fobie, sindome ansiosodepressiva.

La paura oltre al danno psicofisico, restringe gli orizzonti esistenziali, determina la perdita della gioia di vivere e di opportunità lavorative. Distrugge l’esistenza. Si può attingere all’inconscio, serbatoio del coraggio, scatenare le forze primordiali sopite nel profondo, reagire con la forza dell’anima.

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